Le conseguenze di una foto

Leggevo ieri un interessante articolo di Robert Pool sull’ultimo numero di Wired, relativo alla prima storica foto della Terra. Quella famosa, per intenderci, scattata dall’Astronauta Bill Anders nel 68 nell’ambito della missione Apollo VIII.

L'alba terrestre fotografata da Bill Anders (Apollo 8) il 22 dicembre 1968

L'alba terrestre fotografata da Bill Anders (Apollo VIII) il 22 dicembre 1968

Lui stesso riconobbe, al ritorno come dopo tutta la strada fatta fino alla Luna la cosa più significativa che ha attirato la loro attenzione, per così dire, fotografica, è stata proprio la Terra.

L’altro astronauta della missione,riguardando al rientro quella foto, disse “i violenti interessi nazionalistici, le carestie, le guerre e le pestilenze non si vedono da quella distanza. Da lassù è davvero un unico mondo“.

Quella foto, che ancora adesso lascia a bocca aperta, ha fatto il giro del mondo. Non ha raccontato guerre o pestilenze. Non ha mostrato il “68” che stava accadendo laggiù. Non ha svelato gli intrighi di potere di pochi Mr X che gestivano le risorse di miliardi di altri poveri Mr Y.

Ma con le conseguenze di quella foto stiamo ancora facendo i conti oggi.

A




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  1. Oleg

    Immagine spettacolare che dire… Mi piace questa frase: “Non ha mostrato il “68″ che stava accadendo laggiù.” 😉


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