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Sono storie che capitano

[español debajo]

Sono piccole storie che capitano in Chiapas… Ma sì, sono storie che capitano.

Mi sono venute in mente queste parole quando poche ore fa ricevo un’email da Andrea Ranalli che, insieme a Francesco Scirè, entrambi di S4C, si trovano in Chiapas per raccontare – con il nostro Team di S4C Messico – una storia molto importante (ma non sveliamo ancora nulla). 

E’ una storia di una comunità che prima esisteva e poi non esisteva più. Ma loro sono ancora lì.  Una storia di 130 bambini cui è stata negata la possibilità di studiare, di imparare a leggere, di poter fare i bambini.

Un piccola, grande storia, in cui una foto di una classe “che non esiste” può fare la differenza.

Sì, sono storie che capitano.

Grazie ad Andrea Ranalli, Francesco Scirè ed Eva Quesada per avere la sensibilità di fermarsi a guardare e capire che piccole grandi storie come questa possono fare la differenza.

Antonio Amendola

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Una foto di classe che “non esiste”. E la storia di una comunità inesistente

(di Andrea Ranalli/S4C)

 

Capita alle volte, mentre si sta inseguendo una storia più grande, di imbattersi invece in una storia piccola piccola, che però ti resta nel cuore. A noi è successo nella Comunidad di New Colombia.

E’ una piccola comunità in montagna, per arrivarci bisogna proprio essere convinti di farlo, perchè si trova a 3 ore di jeep dal paese più vicino. Se la cercate su Google Maps non la troverete, perchè New Colombia di fatto non esiste per il Governo Messicano.

Rotellando in IrlandaLa comunità è composta oggi da 105 famiglie, ma un tempo erano molte di più, New Columbia venne infatti distrutta nel 2005 dall’ Uragano Stan. Dopo l’uragano il Governo propose ai suoi abitanti, quasi tutti contadini di cafetal, di spostarsi in paese, a Jaltenango. Offrì loro di lasciare la propria comunità, la propria casa, anche se distrutta, e di andare in delle casette a schiera, tutte uguali, tutte di mattoncini, chiamate Case Rural.

Per chi come voi e me ha già sentito parlare di casette belle, nuove e piccole dove andare dopo un terremoto, credo che abbia capito di cosa stiamo parlando.

Metà degli abitanti di new Colombia accettarono, altri, quasi tutti contadini del Cesmach, si rifiutarono. Rimboccarono le maniche e ricostruirono New Colombia.

Il Governo non prese bene questa decisione, la versione ufficiale dice che il trasferimento era necessario per garantire la sicurezza delle persone, spostandole in una zona a minor rischio uragani. Ma fermandosi a parlare con gli uomini, magari guardando in tv una partita della Lega Messicana di calcio, esce fuori una versione meno ufficiale, in cui si parla di miniere nascoste nella montagna, e di volerle sfruttare senza troppa gente fra i piedi.

 

Non so quale sia la versione corretta, so però che il Governo decise che dopo il rifiuto del trasferimento gli abitanti di New Colombia non esistevano più. Per rendere questa decisione più chiara chiuse le due scuole del villaggio (primaria e secondaria) e la clinica con l’unico medico.

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A New Colombia oggi vivono 130 bambini a cui è stata negata la possibilità di studiare. 130 bambini che non impareranno a leggere. 130 bambini che se lo vorranno fare dovranno fare anche 6 ore di jeep al giorno per andare a scuola ad Jaltenango.

Ecco questa è una storia piccola, che però può servire a capire anche storie più grandi.

Per questo noi abbiamo deciso di regalare a questi bambini una foto di classe che non avrebbero mai avuto, una foto di gruppo davanti al cancello chiuso della loro scuola negata.

E poi abbiamo fatto, ai 31 che si sono prestati, un ritratto. per guardarli negli occhi.

Andrea Ranalli/S4C

Una pequeña historia de Chiapas

Sucede a veces, mientras se está detrás de una historia grande, encontrar en el camino pequeñas historias, y sucede a veces también que a pesar de lo pequeñas, alguna se queda en el corazón. A nosotros así nos ha sucedido durante este viaje en la comunidad de Nueva Colombia.

Nueva Colombia es una pequeña comunidad de la Sierra de Chiapas. Para llegar a ella, es necesario estar realmente decidido de querer conocerla porque se encuentra a, al menos, tres horas de camino en Jeep de la ciudad más cercana. Si la buscan en Google Maps non la encontrarán porque de hecho Nueva Colombia no existe ni siquiera para el Gobierno Mexicano.

Nueva Colombia está compuesta hoy por 105 familias, sin embargo hubo un tiempo en que fueron muchas más. La comunidad fue trastocada por el Huracán Stand en 2005, después de lo cual, el gobierno decidió proponerle a los habitantes (casi todos caficultores) trasladarse a una ciudad próxima, Jaltenango.

El plan que el gobierno de Chiapas ofrecía era desalojar la comunidad, las casas destruidas y mudarse a una serie de casas tipo condominio hechas por las autoridades conocidas como Casas Rurales.

Para quienes como ustedes y yo han escuchado hablar de hermosas casas nuevas y extremadamente pequeñas listas para poder trasladarse después de un terremoto, pienso que será fácil imaginar de qué estoy hablando.

La mitad de los habitantes de Nueva Colombia aceptaron sin embargo otros, la mayoría caficultores de la Cooperativa Cafetalera CESMACH, se rehusaron a dejar su tierra.

Literalmente, se arremangaron la camisa y se metieron a la ardua labor de reconstruir su comunidad.

No obstante y pese a las esfuerzos de las familias, el gobierno hizo caso omiso de la decisión de la gente por defender su lugar de origen.

La versión oficial dijo que el desalojo era necesario para garantizar la seguridad de las personas y que por ello ofrecían un lugar más adecuado.

Sin embargo, al detenerse a escuchar a los hombres de la comunidad, en un día cualquiera cuando están frente al televisor mirando el partido de Liga de Futbol Mexicana, uno puede escuchar una versión diferente en la cual, se escucha hablar de minas en la zona y del interés de diversos grupos por comenzar a explotar sin la presencia de personas que busquen defender su territorio.

La realidad es que no sé cuál sea la versión correcta sé, sin embargo, que para el gobierno, después del rechazo del traslado, la comunidad de Nueva Colombia dejó de existir. Y para dejar aún más clara su postura, cerró la única escuela (primaria y secundaria) y el único hospital, dejando a la comunidad sumergida en la nada.

Hoy en Nueva Colombia viven 130 niños a los cuales se les ha negado la posibilidad de continuar estudiando. 130 niños que no aprenderán a leer. 130 niños que en caso de querer continuar adelante, deberán hacer un viaje de mínimo seis horas para poder llegar a la escuela más cercana en Jaltenango.

He aquí una pequeña historia, que siendo aún pequeña puede ayudar a entender un problema mayor. Por esta razón, y en reconocimiento de esta gente y estos niños, decidimos regalarles una foto que seguramente no tendrán, una fotografía de escuela. Una fotografía de grupo frente a la puerta cerrada de una escuela que se les ha negado y un retrato a los 31 niños que nos permitieron fotografiarles para poder mirarles a los ojos y reconocer su fortaleza.




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