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Ritratti qualunque di un presepe qualunque a Roma?

(english version below)

Le immagini che vi mostriamo non sono dei ritratti di un "presepe qualunque" poiché questi ragazzi per essere considerati come ragazzi normali "qualunque" devono fare qualcosa di eccezionale per attirare l'attenzione di una società che li esclude.

 
E' una storia che ci racconta la nostra Roberta Cacciaglia (S4C Bruxelles ma di ritorno a Roma qualche giorno durante le vacanze natalizie).
 
2017Cacciaglia_PresepeVivente_011Nel meraviglioso spazio naturale de La Fattorietta, l'Associazione Passeggiata del Gelsomino e Spazi Immensi Cooperativa Sociale, hanno organizzato il primo Presepe Vivente a Roma San Pietro, con l'obiettivo di fare cultura e promuovere l'inclusione sociale dei più deboli.

I protagonisti sono giovani in condizioni di fragilità sociale, insieme a persone con disagio psichico ospiti di Villa Letizia a Monteverde, comunità riabilitativa che ha fatto del reinserimento sociale attraverso lo sport, la cultura, l’agricoltura e l’arte il suo punto di forza.

 

L’iniziativa è stata presentata per la prima volta domenica 18 dicembre, alla presenza di tanti visitatori, grandi e piccoli ed ha avuto il suo culmine con l’appuntamento aperto a tutti nel pomeriggio del 6 e 8 gennaio con la presenza di RAI TV e la delegata della Sindaca Virginia Raggi, Maria Agnese Catini.

​Questo  è l'unico Presepe Vivente a Roma ambientato in una vera fattoria nel cuore della città!

 

Nel corso della presentazione dell’iniziativa, i protagonisti hanno dato vita al Presepe accanto alla capanna di legno costruita appositamente nell'ampio spazio della Fattorietta, insieme agli animali che in questo luogo vivono in libertà e partecipano a diversi progetti riabilitativi con persone a rischio di fragilità sociale e con problemi di disagio psichico.

2017Cacciaglia_PresepeVivente_007Il Presepe Vivente fa parte di un più ampio progetto all'insegna dell’integrazione e della socialità, che si svolge regolarmente attraverso le ‘normali’ attività quotidiane che coinvolgono i ragazzi di Villa Letizia, come prendere l’autobus per recarsi in fattoria e impegnarsi in un progetto di orticoltura, o armarsi di scopa e paletta per ripulire il quartiere che guarda sì San Pietro da vicino, ma annega spesso nella sporcizia.

Il progetto è realizzato grazie anche ai numerosi partner che hanno sostenuto direttamente la cooperativa Spazi Immensi nell'organizzazione dell’evento, come la Rete delle Fattorie Sociali, Confagricoltura, la comunità riabilitativa di Villa Letizia, l’Arciconfraternita S. Maria Odigitria dei Siciliani egli Eroi di RES Ciociaria.

Bravi

 

Photo Gallery (photos: Roberta Cacciaglia)

Nativity’s portraits in Rome

(a story by Roberta Cacciaglia / S4C)

In a wonderful City Farm in the center of Rome, “La Fattorietta”, a unique Living Nativity was played by Spazi Immensi Cooperativa Sociale Onlus. Placed in a real stable under the powerful St Peters' Dome with special protagonists, patients from Villa Letizia, a rehabilitative community that fosters social reintegration through sport, culture, agriculture and art.

2017Cacciaglia_PresepeVivente_008This exceptional event started the 18th December 2016 with the presence of many visitors, kids, families, journalists and personalities, giving women and men, margins of our competitive society, the chance to be in the city's spotlight, surrounded by animals and nature.

2017Cacciaglia_PresepeVivente_012They represented an emotional Nativity which symbolize for all (Christians and not) a joyous paean to life and love, that reminds us that, beneath the veneer of race, religion, nationality, and all kinds of differences, we are all members of a universal family. We want to celebrate Christmas as the victory of light over darkness, the triumph every person of good will feels when our innate warmth and compassion rout our tendencies toward selfishness and malice.

This special Living Nativity is part of a wider project aimed to social integration of fragile people through daily activities of horticulture and cleaning maintenance of the streets of Rome. We want to celebrate Christmas not so much as the recognition of a divine child’s birth but as the recognition of a divine essence in all of us. Every person with his straights and weaknesses can have a role in the society and segregation has never been a solution.

Roberta Cacciaglia

 




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