Life in the ZooLife in the Zoo

[english below]

(testo e foto: Diana Pacelli/S4C Berlino)

Erano oltre 15 anni che non entravo in uno zoo. Ricordo ancora quello di Napoli e le sue gabbie strette.
Quando ho deciso di pagare il mio primo biglietto per entrare allo Zoologischer Garten di Berlino*,  l’idea era semplicemente quella di fotografare soggetti animali e non sapevo quanto toccante sarebbe stata quest’esperienza.

 Quanto mi ha stupito in maggior misura è stata la tipologia di pubblico attratta dallo zoo: non solo e non tanto famiglie con bambini, quanto soprattutto giovani coppie, gruppi di ragazzi, turisti forse confusi e persi nella traduzione, ignoranti che lo Zoologischer Garten di Berlino non si è reso famoso per lo zoo ma per altre storie tutte umane.

(cliccare per la galleria fotografica)

Ad oggi tuttavia, e forse anche grazie a questa ignoranza, lo zoo di Berlino dev’essere una ben fruttifera attività a dire dalle lunghissime file che s’incontrano fino al pomeriggio inoltrato davanti agli sportelli.

Costo del biglietto: €13.

E se si può allora capire per quale motivo ciascuna media e grande città del mondo abbia almeno uno zoo – 2 a Berlino -se si può capire come sia nato e su quale intento divulgativo, la domanda al giorno d’oggi è cosa cercano e cosa trovano i visitatori dello zoo guardando gli occhi tristi di animali in gabbia? Che funzione ha questa deprimente esperienza nelle loro vite?  Riescono davvero queste persone a porre tutta la distanza necessaria tra sé e quelle miserabili vite tanto da poterne fare una nuova occasione di entertainment?

(cliccare per la galleria fotografica)

E si tratta poi solo di entertainment o non è forse anche la sottile rivendicazione di una superiorità dell’uomo sul mondo che magari non siamo più in grado di sentire ed affermare nella nostra vita quotidiana? Qualunque sia la motivazione sicuramente non giustifica l’esistenza di questi luoghi dove non si insegna altro che a disertare dalla compassione che ci rende esseri umani e simili a tante specie raffigurate in queste foto.
Ogni giorno attraverso media e pubblicità veniamo nutriti di emozioni posticce che svolgono la loro funzione catartica dando soluzione e completamento alle nostre vite reali. Si può discutere della legittimità di questa catarsi, tuttavia le regole del gioco sono conosciute ed accettate da attori e spettatori: si tratta di finzione; alla fine delle riprese madri dolenti ed eroi si spoglieranno delle loro vesti tornando ad essere personaggi dello spettacolo più o meno noti e lo show andrà avanti, grazie a qualcun altro.

(cliccare per la galleria fotografica)

Per nessuno di questi animali lo spettacolo finirà mai; ciascuno di essi è destinato a vivere tutta la vita in quella manciata di metri quadrati che gli è stata assegnata, sotto gli occhi curiosi o disattenti di chi cammina attraverso sbarre e vetri che chiudono le gabbie aspettandosi di vedere un evento per cui sia valsa la pena pagare €13 di biglietto.
Al giorno d’oggi, con la quantità di informazioni a cui abbiamo accesso l’originaria funzione divulgativa dello zoo è venuta meno; allo stesso modo la rappresentazione simbolica del rapporto uomo-natura che ne viene mediata risulta disfunzionale rispetto alle attuali istanze di sviluppo sostenibile; e la stessa salvaguardia delle specie dev’essere reimmaginata alla luce di queste istanze, dando valore e sostegno a quelle iniziative di tutela in loco delle specie e del loro habitat.
Da bambina sarei stata felice di essere responsabile per l’esistenza di un albero in Amazzonia. Non per questo avrei voluto averlo sul balcone.

Diana Pacelli / S4C Berlino


*Lo Zoologischer Garten Berlin, aperto nel 1844, è lo zoo più antico e diversificato della Germania.

Il prezzo del biglietto singolo di ingresso allo Zoo/Aquarium €13. Costo del biglietto cumulativo Zoo ed Aquarium €20.

Il consuntivo di bilancio 2011 riporta 15 milioni di Euro di entrate in biglietti (oltre 2,94 milioni di visitatori) per un utile di 3 milioni.

Al 2011 il numero di individui animali ospitati dallo Zoo e dall’annesso Aquarium su una superficie di 35 ettari era di 17.727 divisi per 1.571 specie: invertebrati 7.802 – 365 specie; pesci 5.593 – 596 specie; uccelli 1.944 – 309 specie; mammiferi 1.063 – 174 specie;  anfibi 941 – 53 specie; rettili 384 – 74 specie.

Nel 2011 29 animali sono stati acquisiti e 909 sono il risultato dell’allevamento dello Zoo stesso.

 

ZOO REMASTERED

(Diana Pacelli/S4C Berlin)

It has been over 15 years since I last put my feet into a zoo. I still remember the one in Naples and its tight cages. When I decided to pay my first ticket for the Zoologischer Garten Berlin*,  the idea was simply to take pictures of animals and did not know how much this experience would have been touching for me.

What mostly astounded me was the type of audience attracted by the zoo: not only families with children, mainly  young couples, teenagers, tourists, perhaps confused and lost in the translation, ignorant that the Berliner Zoologischer Garten has not become popular the zoo but for other human stories.

(click to see the photo gallery)

However, perhaps also due to this ignorance, the Berlin Zoo has to be a very fruitful activity judging from the long lines you can see until late afternoon at counters.

Ticket price: € 13.

If you can then understand why each medium and large city in the world has at least a zoo – 2 in Berlin -, if you can understand how it is born and on which popular purpose, the question nowadays is what are zoo visitors seeking and finding watching sad eyes of animals in cages?

What function does this depressing experience have in their lives? Are these people really able to put all the necessary distance between them and those miserable live, so to be able to make put of it a new opportunity for entertainment? Also, is it just entertainment or isn’t it also the subtle claim of man superiority over the world that perhaps we can no longer feel and affirm in our daily lives?

(click to see the photo gallery)

One can debate the legitimacy of this catharsis, however the rules of the game are known and accepted by players and audience: it’s fiction; when the shootings are done mournful mothers and heroes go back to being more or less known stars and the show will go on, thanks to someone else.

(click to see the photo gallery)

Nowadays, with the amount of information we have access to, the original popular function of the zoo has failed; likewise the symbolic representation of the relationship between man and nature that it mediates is dysfunctional compared to current demands of sustainable development; and the preservation of the species itself must be reconsidered in the perspective of these instances, giving value and support to those local initiatives for protection of species and their habitats.

As a child I would be happy to be responsible for the existence of a tree in the Amazon rainforest.

It does not mean, I wanted it on the balcony.

 Diana Pacelli/S4C Berlin

*The Zoologischer Garten Berlin, opened in 1844, is the oldest zoo in Germany and the most diversified.

The price of single ticket of admission to the Zoo / Aquarium € 13. Cost of Zoo and Aquarium ticket € 20.

The final budget for 2011 shows EUR 15 million income from tickets (more than 2.94 million visitors) and a annual net income of 3 million.

In 2011 the Zoo and Aquarium ​​35 hectares have hosted 17,727 animals divided by 1,571 species: invertebrates 7,802 – 365 species; fish 5,593 – 596 species; birds 1,944 – 309 species; 1,063 mammal – 174 species; amphibians 941 – 53 species; reptiles 384 – 74 species.

In 2011 29 animals were captured and 909 were the result of breeding.

[english below]

(testo e foto: Diana Pacelli/S4C Berlino)

Erano oltre 15 anni che non entravo in uno zoo. Ricordo ancora quello di Napoli e le sue gabbie strette.
Quando ho deciso di pagare il mio primo biglietto per entrare allo Zoologischer Garten di Berlino*, l’idea era semplicemente quella di fotografare soggetti animali e non sapevo quanto toccante sarebbe stata quest’esperienza.

Quanto mi ha stupito in maggior misura è stata la tipologia di pubblico attratta dallo zoo: non solo e non tanto famiglie con bambini, quanto soprattutto giovani coppie, gruppi di ragazzi, turisti forse confusi e persi nella traduzione, ignoranti che lo Zoologischer Garten di Berlino non si è reso famoso per lo zoo ma per altre storie tutte umane.

(cliccare per la galleria fotografica)

Ad oggi tuttavia, e forse anche grazie a questa ignoranza, lo zoo di Berlino dev’essere una ben fruttifera attività a dire dalle lunghissime file che s’incontrano fino al pomeriggio inoltrato davanti agli sportelli.

Costo del biglietto: €13.

E se si può allora capire per quale motivo ciascuna media e grande città del mondo abbia almeno uno zoo – 2 a Berlino -se si può capire come sia nato e su quale intento divulgativo, la domanda al giorno d’oggi è cosa cercano e cosa trovano i visitatori dello zoo guardando gli occhi tristi di animali in gabbia? Che funzione ha questa deprimente esperienza nelle loro vite? Riescono davvero queste persone a porre tutta la distanza necessaria tra sé e quelle miserabili vite tanto da poterne fare una nuova occasione di entertainment?

(cliccare per la galleria fotografica)

E si tratta poi solo di entertainment o non è forse anche la sottile rivendicazione di una superiorità dell’uomo sul mondo che magari non siamo più in grado di sentire ed affermare nella nostra vita quotidiana? Qualunque sia la motivazione sicuramente non giustifica l’esistenza di questi luoghi dove non si insegna altro che a disertare dalla compassione che ci rende esseri umani e simili a tante specie raffigurate in queste foto.
Ogni giorno attraverso media e pubblicità veniamo nutriti di emozioni posticce che svolgono la loro funzione catartica dando soluzione e completamento alle nostre vite reali. Si può discutere della legittimità di questa catarsi, tuttavia le regole del gioco sono conosciute ed accettate da attori e spettatori: si tratta di finzione; alla fine delle riprese madri dolenti ed eroi si spoglieranno delle loro vesti tornando ad essere personaggi dello spettacolo più o meno noti e lo show andrà avanti, grazie a qualcun altro.

(cliccare per la galleria fotografica)

Per nessuno di questi animali lo spettacolo finirà mai; ciascuno di essi è destinato a vivere tutta la vita in quella manciata di metri quadrati che gli è stata assegnata, sotto gli occhi curiosi o disattenti di chi cammina attraverso sbarre e vetri che chiudono le gabbie aspettandosi di vedere un evento per cui sia valsa la pena pagare €13 di biglietto.
Al giorno d’oggi, con la quantità di informazioni a cui abbiamo accesso l’originaria funzione divulgativa dello zoo è venuta meno; allo stesso modo la rappresentazione simbolica del rapporto uomo-natura che ne viene mediata risulta disfunzionale rispetto alle attuali istanze di sviluppo sostenibile; e la stessa salvaguardia delle specie dev’essere reimmaginata alla luce di queste istanze, dando valore e sostegno a quelle iniziative di tutela in loco delle specie e del loro habitat.
Da bambina sarei stata felice di essere responsabile per l’esistenza di un albero in Amazzonia. Non per questo avrei voluto averlo sul balcone.

Diana Pacelli / S4C Berlino


*Lo Zoologischer Garten Berlin, aperto nel 1844, è lo zoo più antico e diversificato della Germania.

Il prezzo del biglietto singolo di ingresso allo Zoo/Aquarium €13. Costo del biglietto cumulativo Zoo ed Aquarium €20.

Il consuntivo di bilancio 2011 riporta 15 milioni di Euro di entrate in biglietti (oltre 2,94 milioni di visitatori) per un utile di 3 milioni.

Al 2011 il numero di individui animali ospitati dallo Zoo e dall’annesso Aquarium su una superficie di 35 ettari era di 17.727 divisi per 1.571 specie: invertebrati 7.802 – 365 specie; pesci 5.593 – 596 specie; uccelli 1.944 – 309 specie; mammiferi 1.063 – 174 specie; anfibi 941 – 53 specie; rettili 384 – 74 specie.

Nel 2011 29 animali sono stati acquisiti e 909 sono il risultato dell’allevamento dello Zoo stesso.

 

ZOO REMASTERED

(Diana Pacelli/S4C Berlin)

It has been over 15 years since I last put my feet into a zoo. I still remember the one in Naples and its tight cages. When I decided to pay my first ticket for the Zoologischer Garten Berlin*, the idea was simply to take pictures of animals and did not know how much this experience would have been touching for me.

What mostly astounded me was the type of audience attracted by the zoo: not only families with children, mainly young couples, teenagers, tourists, perhaps confused and lost in the translation, ignorant that the Berliner Zoologischer Garten has not become popular the zoo but for other human stories.

(click to see the photo gallery)

However, perhaps also due to this ignorance, the Berlin Zoo has to be a very fruitful activity judging from the long lines you can see until late afternoon at counters.

Ticket price: € 13.

If you can then understand why each medium and large city in the world has at least a zoo – 2 in Berlin -, if you can understand how it is born and on which popular purpose, the question nowadays is what are zoo visitors seeking and finding watching sad eyes of animals in cages?

What function does this depressing experience have in their lives? Are these people really able to put all the necessary distance between them and those miserable live, so to be able to make put of it a new opportunity for entertainment? Also, is it just entertainment or isn’t it also the subtle claim of man superiority over the world that perhaps we can no longer feel and affirm in our daily lives?

(click to see the photo gallery)

One can debate the legitimacy of this catharsis, however the rules of the game are known and accepted by players and audience: it’s fiction; when the shootings are done mournful mothers and heroes go back to being more or less known stars and the show will go on, thanks to someone else.

(click to see the photo gallery)

Nowadays, with the amount of information we have access to, the original popular function of the zoo has failed; likewise the symbolic representation of the relationship between man and nature that it mediates is dysfunctional compared to current demands of sustainable development; and the preservation of the species itself must be reconsidered in the perspective of these instances, giving value and support to those local initiatives for protection of species and their habitats.

As a child I would be happy to be responsible for the existence of a tree in the Amazon rainforest.

It does not mean, I wanted it on the balcony.

Diana Pacelli/S4C Berlin

*The Zoologischer Garten Berlin, opened in 1844, is the oldest zoo in Germany and the most diversified.

The price of single ticket of admission to the Zoo / Aquarium € 13. Cost of Zoo and Aquarium ticket € 20.

The final budget for 2011 shows EUR 15 million income from tickets (more than 2.94 million visitors) and a annual net income of 3 million.

In 2011 the Zoo and Aquarium ​​35 hectares have hosted 17,727 animals divided by 1,571 species: invertebrates 7,802 – 365 species; fish 5,593 – 596 species; birds 1,944 – 309 species; 1,063 mammal – 174 species; amphibians 941 – 53 species; reptiles 384 – 74 species.

In 2011 29 animals were captured and 909 were the result of breeding.




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